Francobolli rari: quali sono e dove venderli

I Francobolli rari sono uno degli oggetti da collezionismo e da investimento di cui si parla di più. Forse passati un po’ di moda, rappresentano però ancora una forma di investimento elitaria e ricercata. I più rari possono valere davvero una fortuna. In questo articolo ti diciamo quali sono i francobolli rari più preziosi in assoluto e come venderli.

La storia dei francobolli è nota più o meno a tutti: nati come assicurazione del pagamento del servizio postale, si sono rapidamente diffusi in tutto il mondo. Hanno visto un vero e proprio “boom” con la diffusione delle lettere – e dell’alfabetismo – nella prima metà del XX secolo. Oggi praticamente non si usano più.

Quali sono i francobolli rari più preziosi?

Ovviamente esistono francobolli rari provenienti da ogni parte del mondo. Quelli esteri sono meno facilmente rintracciabili sul nostro mercato rispetto a quelli italiani. Ma i più rari al mondo possono raggiungere quotazioni incredibili. Basti pensare ad esempio al Baden 9 Kreuzer che nella sua versione rosa può raggiungere e superare il milione di euro: ne esistono solo 4 al mondo. Francobollo unico al mondo, in tutti i sensi, è il Treskilling Yellow: emissione svedese stampata per errore in giallo, dal valore di più di 2 milioni di euro ed in aumento ad ogni passaggio di mano.

Il più celebre è probabilmente il Penny Black, primo francobollo adesivo al mondo, emesso nel Regno Unito nel 1840. Oggi un Penny Black non viaggiato può valere, se in buone condizioni, fino a 3.000 €. Di grande valore poi, tutti i francobolli “invertiti”, e cioè con la stampa al contrario o con i colori opposti all’originale, come in un negativo. Famosi sono l’Inverted Swan australiano, con un cigno capovolto (35mila euro, ndr) e l’Inverted Jenny, un francobollo statunitense rarissimo, con l’immagine rovesciata di un aereo Curtiss JN-4, che è stato prodotto in sole 100 copie. Può valere fino a 750mila euro.

In Italia il francobollo raro per eccellenza è il Gronchi Rosa. Fu una emissione sbagliata e subito ritirata, emessa per un viaggio istituzionale in Perù dell’allora presidente Gronchi. Il valore del francobollo Gronchi Rosa non viaggiato è di 900 euro, ma se l’esemplare ha la certificazione storica che ne attesta l’origine al 1961 il suo valore sale oltre i 4000 euro.

Dove e come vendere i francobolli

Sei in possesso di una collezione di francobolli o di qualche esemplare raro, e non sai come venderli? Bisogna innanzitutto sapere che le collezioni vanno vendute catalogate e ordinate perché riscuotano interesse. Diversamente meglio vendere i pezzi singoli. La cosa migliore è rivolgersi ad un negozio di filatelia, se presente in città.

I canali di vendita principali sono tre: mercanti di francobolli, aste e internet. Nel primo caso dovrete negoziare il prezzo e guadagnerete meno di quanto vi aspettate, perché il negoziante dovrà avere un margine di rivendita. Alle aste afferiscono soltanto esemplari di francobollo rari e di alto valore. Questo comporta un pagamento di commissioni alto e tempo perché il francobollo venga venduto. Internet è il canale più rapido ma anche quello dove il prezzo scende di più, perché offre meno garanzie di vendita, in quanto l’oggetto spesso non può essere visualizzato dal vivo. Servono attenzione e serietà sia per la vendita (autenticità degli esemplari e documenti a corredo) sia per evitare frodi di qualsiasi tipo in fase di acquisto.

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