In maniera quasi analoga a quanto avviene con le automobili, anche gli elettrodomestici vengono scelti sempre di più in base all’efficienza energetica, che da metà degli anni 90 viene definita dalle prime lettere dell’alfabeto. E’ dal 1994 infatti che tutti gli elettrodomestici venduti in Europa devono riportare l’etichetta rappresentante una sorta di grafico colorato, che abbiamo oramai imparato a conoscere: negli ultimi anni i prodotti classificabili con categorie sotto D non sono più commercializzati, e visto l’avanzamento tecnologico, la definizione di “basso consumo” per la vecchia terminologia (che è arrivata a classificazioni come A++ o A++++) non è più sufficiente.
Proprio per questo motivo l’UE ha stabilito una nuova classe energetica, per definire gli elettrodomestici di ultima generazione e quelli futuri che nell’ottica di bassi consumi e scarse emissioni di fatto rendono l’attuale definizione obsoleta: l’attuale A+++ sarebbe equivalente ad una C della nuova, permettendo così di “alzare l’asticella”.
Nelle prossime settimane inizieranno ad essere sostituite le “vecchie” etichette da quelle di nuova generazione, che presenteranno anche un codice QR, in modo che la clientela possa comprendere da subito, attraverso lo smartphone, l’efficienza energetica in maniera dettagliata.
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