La misura nota come Cashback di Stato, che ha avuto inizio nella sua ultima “versione” a partire dal 1° gennaio 2021: chiunque abbia registrato le proprie carte/bancomat sul sull’applicazione Io a cadenza semestrale potrà percepire un rimborso pari al 10 % delle transazioni effettuate in questo arco di tempo, a patto di effettuare almeno 50 pagamenti.
Nelle scorse settimane molti utenti, sopratutto quelli che utilizzano carte bancomat, avevano lamentato dei ritardi relativi all’applicazione stessa, che può registrare le operazioni di pagamento anche con tempistiche non immediate. L’esecutivo ha prontamente comunicato che tutte le operazioni saranno comunque valutate per l’ottenimento del rimborso ma alcuni hanno ravvisato nuove situazioni che mettono in evidenza alcune “falle” del sistema adottato.
Come evidenziato anche da Striscia la notizia è emerso che operazioni come una ricarica da una prepagata all’altra (trasferimento piuttosto comune ad esempio tra due Postepay) venga percepito dal sistema di Cashback come un acquisto, idem per quanto riguarda le procedure di reso che vengono “percepite” come un acquisto anche se l’utente non è più fisicamente in possesso dell’acquisto. Si tratta di problemi che andranno ovviamente risolti con il tempo ma che dimostra un’attenzione non sufficiente nella realizzazione del Cashback.
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