USB-C sarà caricabatterie obbligatorio per tutti: ecco da quando

Il caricabatterie USB-C sarà ufficialmente quello unico e ufficiale per tutti. Il Parlamento Europeo ha infatti approvato la direttiva che obbligherà i produttori ad uniformarsi e a rendere questo l’unico caricabatterie per tutti i dispositivi. Una legge attesa da moltissimo tempo e che avrà necessariamente un impatto anche ambientale, riducendo il numero di rifiuti – e probabilmente anche il numero di produzione di caricabatterie. I produttori dovranno adattarsi entro il 2024.

Il caricabatterie unico è legge europea: ecco cosa accadrà

La legge immaginata 13 anni fa che renderà unico il caricabatterie dei dispositivi, e in particolare degli smartphone, oggi è realtà. Entro il 202 i produttori dovranno uniformarsi e mettere sul mercato soltanto prodotti con questo attacco e con questo caricabatterie. Al momento dell’acquisto di un dispositivo i consumatori potranno scegliere se acquistare o meno il caricabatterie. La speranza è che i consumatori scelgano di risparmiare soldi una volta acquisito un caricabatterie, andando ad impattare significativamente sulla produzione di rifiuti elettronici.

L’impatto stimato è di un risparmio di almeno 11 mila tonnellate di questi rifiuti l’anno. Le stime derivano anche da quelle di vendita dei dispositivi: ogni giorno nel mondo se ne vendono 1.7 miliardi e ognuno di esso è accompagnato dal suo caricabatterie. A livello europeo questo viene considerato un primo passo realmente concreto nella “transizione digitale” nella quale sono coinvolti tutti i paesi dell’UE.

Caricabatterie unico: i dispositivi coinvolti

Sono quattordici i dispositivi necessariamente coinvolti dalla nuova normativa. Sono inclusi smartphone, tablet, fotocamere digitali, auricolari e cuffie, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili, e-reader, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili, cuffiette e laptop ricaricabili via cavo. Entro l’autunno 2024 diventerà realtà l’unificazione e la standardizzazione dei cavi per l’alimentazione e i produttori dovranno immettere sul mercato europeo solo dispositivi e caricabatterie con lo standard USB-C.

Tra le critiche più forti rivolte al procedimento c’è sicuramente quella di averci messo troppo tempo per arrivare ad una decisione attesa da 13 anni. Ma il Parlamento Europeo non sembra aver intenzione di fermarsi: il prossimo passo dovrebbe essere l’introduzione del diritto/garanzia di riparazione dei dispositivi danneggiati o non più funzionanti. Un piccolo passo indietro nel mondo del liberismo spinto del mercato verso un passato in cui riparare un dispositivo caro era un’operazione comune e frequente.

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