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Il valore incredibile delle 20 Lire del 1958

Le 20 Lire del 1958 sono una moneta che sta tornando sulla bocca di tutti, a causa della presenza di aste online che la vedono vendere a cifre elevate. Alcune di queste monete vengono vendute a prezzi esorbitanti, da diverse centinaia a molte migliaia di Euro.

Stando però ad una prima valutazione e ad una consultazione rapida dei siti specializzati in collezionismo numismatico, la 20 lire non raggiunge praticamente mai questi valori. Cosa sta succedendo? È davvero anch’essa al centro di una speculazione basata sull’ingenuità di alcuni collezionisti? Lo scopriamo insieme in questo articolo.

Le 20 Lire del 1958: la moneta

La 20 lire del 1958 è nota anche come 20 lire ramo di quercia per l’incisione presente su uno dei due lati, e che le caratterizza. Le monete sono realizzate in Bronzital, una lega pensata di proposito per la coniazione delle monete. Pesano poco meno di 4 grammi e sono larghe 2.13 millimetri. Hanno avuto corso legale dal 1957 al 2001, nonostante non venissero usate da molti anni per l’inflazione, arrivarono fino all’emissione dell’Euro e al ritiro definitivo della Lira italiana.

Coniate in 662 milioni di esemplari, sono considerate abbastanza comuni anche se alcune versioni sono molto più preziose delle altre. Le incisioni sono completate al dritto da una testa di donna rivolta a sinistra, alla cui base è riportato il nome dell’autore Giampaoli. Lungo il bordo la classica scritta Repubblica Italiana. Sul verso, oltre al già citato ramo di quercia, abbiamo il monogramma della zecca di Roma e il valore nominale della moneta, nonché il millesimo di conio. Il contorno è rigato per le monete coniate fino al 1959 e poi liscio per quelle prodotte dal 1968.

Quanto valgono davvero le 20 lire del 1958?

La 20 Lire del 1958 è stata prodotta in ben 80.5 milioni di esemplari circolanti e il suo valore di scambio attuale, per la moneta circolata, è di 13 centesimi di Euro. I siti specializzati che consultiamo per conoscere la valutazione delle monete da collezionismo riferiscono che una 20 Lire quercia del 1958 può valere 2 Euro se in stato BB, 6 Euro se in stato SPL e fino a 33 Euro in condizioni FdC.

La condizione Fior di Conio è un aspetto fondamentale perché questa moneta sia davvero di valore. Ne esistono talmente tante versioni che condizioni ottimali di conservazione sono basilari. Esistono poi due esemplari di questa moneta di prova del 1956 conservati al Museo della Zecca e c’è una moneta con errore di conio riconosciuto, anche se considerato come “stanchezza” di conio, in cui la lettera R della scritta Repubblica Italiana posta sul dritto sembra una lettera P.

Alberto

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