Il tema relativo alla stabilità delle banche è più attuale che mai, anche se si tratta di un argomento che è sempre molto chiacchierato: gli istituti di credito infatti sono diventati molto di più che strutture finanziarie adibite alla gestione dei risparmi dellla propria clientela, sopratutto a partire dagli anni 90 i gruppi bancari più importanti hanno “inglobato” quelli più piccoli, andando a costituire in molti casi delle società per azioni.
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Banche famose come Monte Paschi di Siena, l’istituto bancario più antico del mondo, hanno necessitato nel corso degli anni di diversi interventi ed aiuti da parte dello stato italiano, vista l’importanza economica: crisi come quella del 2008 hanno messo in difficoltà anche le banche più piccole, e anche il periodo iniziale della pandemia ha portato alla chiusura di diverse filiali.
Attenzione a queste banche: “Puoi perdere tutti i tuoi soldi!”
La stabilità di una banca è garantita da una corretta gestione interna ma anche da un numero di fattori piuttosto esteso. Quali sono le banche maggiormente considerabili “instabili”, nel nostro paese, frutto di svariati studi. Non necessariamente avere un conto presso uno di questi istituti rappresenta un “danno”, ma può essere utile documentarsi in maniera approfondita per verificare eventuali problematiche specifiche.
- Artigiancassa
- Banca Farmafactoring spa
- ViVal banca
- Banca Privata Leasing
- Banca patavina cc di sant’elena e piove di sacco
- Bcc di Pisa e Fornacette
- Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania
- Banca Don Rizzo CC della Sicilia Occidentale
- BTL – Banca del Territorio Lombardo
- Bcc di Recanati e Colmurano
- Bcc di Venezia, Padova e Rovigo – Banca Annia
- Bcc Colli Albani
- Bcc Valdostana Cooperative De Credit Valdôtaine
- Cr. di Volterra
- Cru Bcc di Treviglio
- Cru di Rovereto Bcc
- Banca Valdichiana – CC di Chiusi e Montepulciano
- Bcc Bergamo e Valli
- Bcc di Cagliari
- Bcc di Castagneto Carducci
- Solution Bank