Pochi oggetti come il gettone telefonico sono passati dal costituire qualcosa di estremamente utilizzato, a tratti indispensabile, a vero e proprio “pezzo da museo”, a causa dei cambiamenti sociali e tecnologici: utilizzati fino alla fine del 20° secolo, i gettoni infatti avevano la funzione di “contante” per poter usufruire delle cabine telefoniche, anche queste oramai retaggio del passato.
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La telefonia mobile, che ha iniziato a diffondersi sopratutto dagli anni 90 ha sancito la definitiva “morte” di gettoni telefonici e cabine annesse, che sono divenuti quindi oggetti obsoleti.
Collezionabilità
Meno “danarosi” delle monete, i gettoni hanno quindi costituito una forma di “valuta” specifica, ed oggi sono divenuti oggetti collezionabili, forti anche del “retaggio culturale” così vicino, ma anche così concettualmente lontano. Le nuove generazioni ad esempio concretamente non hanno mai potuto utilizzare un gettone per telefonare, che hanno iniziato a essere sostituiti dalle schede telefoniche già dagli anni 80. La produzione di gettoni è stata fermata nel 1980 anche se le cabine compatbili hanno funzionato fino al 2001.
Hai questo vecchio gettone telefonico? Ecco quanto vale oggi
Esattamente come le monete, è il fattore rarità e quello relativo alle condizioni di conservazione a rendere un gettone più interessante di un altro. Fino al 1959, anno in cui fu stabilito il “modello base” utilizzato da ogni azienda telefonica italiana, questi avevano un aspetto differente gli uni dagli altri.
Un esempio è costituito dal gettone del 1934 fabbricato dall’azienda napoletana SET, che presenta un aspetto inconfondibile: la dicitura SET è contornata da una scritta SOCIETA’ ESERCIZI TELEFONICI mentre al di sotto vi è una stella.
Sono semplari piuttosto rari, sviluppati in due versioni, una presenta un punto sotto la T di SET, mentre la seconda, sviluppata successivamente, ne è sprovvista. Oggi un esemplare senza il punto dopo la T vale dai 30 agli 80 euro, mentre la valutazione raddoppia se è presente il punto.
