Gettone telefonico da collezione: ecco quanto vale!

Il gettone telefonico è stato a suo modo un oggetto storico della storia della società umana del XX secolo. Emerso, almeno in Italia, a cavallo tra le due guerre mondiali, ha caratterizzato un’epoca. Quella delle lunghe code ai telefoni pubblici dai luoghi di vacanza, o delle disperate ricerche di un telefono pubblico dal quale avvisare a casa che qualcosa non era andato come doveva.

Oggi il gettone telefonico è a tutti gli effetti un oggetto da collezione. Rappresenta una sorta di nicchia del collezionismo numismatico, dove avere la giusta moneta può significare possedere una vera fortuna. Anche avere un gettone raro può voler dire essere in possesso di un piccolo tesoro. A differenza delle monete, però, i gettoni non hanno un indice riconosciuto del loro valore. Scopriamo meglio il mondo del gettone telefonico da collezione in quest’articolo.

Il gettone telefonico: storia dell’oggetto in Italia

Il gettone telefonico era un disco di metallo, non dissimile da una moneta, utilizzato per mettere in funzione un telefono pubblico, che consentiva quindi di chiamare l’utenza desiderata. Il suo uso era comune in tutta Europa, in Giappone, in Israele, in SudAmerica, e negli Stati Uniti, dove però sparirono già nel 1944.

I primi gettoni telefonici in Italia vennero coniati dalla STIPEL, la Società Telefonica Interregionale di Piemonte e Lombardia, per la fiera campionaria di Milano. Ancora oggi sono i gettoni che hanno maggior valore (nella foto, ndr) e li descriveremo meglio in seguito. Nel 1945 la società TETI coniò il primo gettone telefonico a tre scanalature, modello che di fatto lanciò la produzione del gettone telefonico “definitivo”, quello coniato a partire dal 1959 e rimasto valido fino al 2001, anno dell’arrivo dell’Euro, dell’addio alla Lira, e del ritiro anche del gettone telefonico.

Il gettone telefonico più comune, che forse è rimasto anche nella mente di qualcuno dei nostri lettori, è rimasto uguale per circa quarant’anni. L’unica differenza – che oggi significa anche differenza di valore – era nel millesimo di conio, e cioè nell’anno di produzione stampigliato sulla moneta. Oggi alcuni gettoni di certi anni possono valere moltissimo se in ottimo stato di conservazione: provengono da una tiratura molto più limitata delle altre.

Il Gettone STIPEL 1927: quello da collezione!

Come abbiamo già accennato, il gettone telefonico italiano di maggior valore è il gettone STIPEL del 1927. Era un vero prototipo: la società li produsse per l’utilizzo dei telefoni presenti all’interno della Fiera Campionaria di Milano, e solo per quelli. Non erano utilizzabili altrove. Realizzato in lega di alpacca o bronzo, già presentava tre scanalature, due su un lato e una sull’altro.

Al centro delle prime due, l’incisione del disegno di una cornetta dei telefoni dell’epoca. In alto il nome della società, in basso l’anno 1927. Sull’altro verso figura il nome per esteso della società,  separato nella dicitura dalla terza scanalatura. Il valore di questo gettone oggi è stabilmente intorno agli 80 Euro. Ma nelle aste gli appassionati si spingono a spendere anche cifre superiori ai 100 Euro.

gettone telefonico stipel 1927

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