Campari raddoppia lo stabilimento di Novi Ligure

È di poche ore fa la notizia che Campari, storico marco italiano di produzione di bevande, raddoppierà la grandezza dello stabilimento di Novi Ligure. Si tratta di un importante investimento certificato dalle autorizzazioni all’occupazione del suolo pubblicato sull’albo pretorio del comune piemontese.

Una buona notizia per i dipendenti e per l’indotto dell’azienda, che dovrebbe quindi aprire una nuova intera linea di imbottigliamento, dopo aver riportato sul luogo la produzione della celebre bevanda Crodino. Campari si avvia quindi a rafforzare la presenza sul territorio piemontese.

Campari raddoppia Novi Ligure: i dettagli

La notizia del raddoppio della produzione era nell’aria da tempo. Già dalla scorsa estate si rincorrevano voci di un piano di investimenti da 40 milioni di Euro. Le voci sono oggi confermate dalle autorizzazioni concesse per l’occupazione dei terreni che dovrebbero vedere l’innalzamento di una nuova linea produttiva. Un investimento che sembra reso possibile, in questo periodo di crisi energetica, anche dal fatto che l’azienda provvede da sola al fabbisogno energetico dello stabilimento di Novi Ligure, grazie all’installazione di un grande impianto fotovoltaico sui tetti dei propri capannoni.

Il documento pubblicato in Comune prevede un “ampliamento del fabbricato industriale esistente per le realizzazione di una nuova linea di imbottigliamento”. E quindi l’azienda che si trova in Viale delle Nazioni Unite vedrà raddoppiare la propria superficie passando così da 40.000 metri quadrati a 80.000 circa. La realtà sembra quindi in forte espansione, considerato che oltre ai 40 milioni di investimenti previsti a Novi Ligure, ce ne sono altri 10 che la proprietà investirà nello stabilimento di Canale, in provincia di Cuneo. Una realtà sottolineata anche da una certa soddisfazione espressa dai sindacati.

Campari: lo stabilimento di Novi Ligure

Uno stabilimento definito “Semplice e razionale nelle sue forme” dallo studio di architetti che lo ha realizzato, al momento si tratta di un complesso industriale di 41 mila metri quadri suddivisi fra reparti produttivi, magazzini, utilities e uffici, il più grande nel suo genere a livello europeo. Campari ha realizzato a partire dal 2003, in questo stabilimento, tre linee di produzione e imbottigliamento di marchi di proprietà come pumanti e vermouth a marchio Cinzano, Biancosarti, Jägermeister e Cynar. Ha poi aggiunto la produzione di Campari e CampariSoda inizialmente situate a Sesto San Giovanni.

Di pochi anni fa il ritorno anche della produzione del Crodino, che ha portato a regimenti otto linee di imbottigliamento, con l’occupazione di 170 dipendenti e più di 160 milioni di bottiglie prodotte all’anno. L’aggiunta della nuova linea dovrebbe portare a Novi Ligure anche una parte della produzione di Aperol – almeno secondo le previsioni e le speculazioni di chi conosce il marchio – e ovviamente aumenterà il numero di dipendenti e di bottiglie annuali in produzione.

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