Se hai questi gettoni telefonici sei ricco: LISTA UFFICIALE

I gettoni telefonici rappresentano una tipologia di oggetti un tempo molto comuni ed utilizzati che risulta essere diventato una sorta di “reperto” di un passato ancora piuttosto recente. I gettoni infatti avevano la funzione di “contante” per gli altrettanto diffusi telefoni a gettoni presenti in numerosi esercenti come bar, ristoranti ma anche in giro per le città nelle iconiche cabine telefoniche, altri apparecchi che oramai fanno parte del passato.

La storia

La storia del gettone ha avuto inizio quando la tecnologica delle comunicazioni ha iniziato a diffondersi, nella prima metà del 20° secolo: il primo gettone realizzato nel nostro paese risale al 1927, sviluppato a scopo dimostrativo per la Fiera Campionaria tenutasi a Milano in quell’occasione. Questi gettoni, sviluppati dalla Stipel, una delle società telefoniche del nord Italia, erano realizzati in ottone o in zinco e servivano proprio per far funzionare i telefoni presenti durante la fiera. Il gettone ha trovato la forma più comune nell’immediato secondo dopoguerra, quando ha fatto la sua comparsa il modello con le scanalature.

Durante gli anni del boom economico fino agli anni 90, anno in cui i gettoni sono stati sostituiti dalle schede telefoniche, il gettone ha rappresentato lo strumento più utilizzato per comunicare a lunga distanza, fino al definitivo e radicale avvento della telefonia mobile, che ha “mandato in pensione” sia i gettoni che le schede telefoniche in pochi anni.

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I più rari sono anche quelli con il valore più alto: un esemplare Stipel del 1927 in bronzo vale fino a 80 euro, mentre poco meno del doppio uno realizzato in zinco.

Vale fino a 200 euro il primo modello di gettone in zinco realizzato dalla TETI.

Superano i 100 euro i gettoni marchiati S.E.T. come quello in figura, e valgono ancora di più gli esemplari con il punto dopo la T, che possono far guadagnare fino a 150 euro.