Pellet già a ruba per i rincari del gas, poche anche le stufe

I rincari del gas stanno creando un effetto domino che ha travolto il mercato del pellet e della legna per i camini e le stufe a combustione. Un problema in vista dell’inverno visto che la richiesta è aumentata esponenzialmente nel giro di poche settimane e le riserve di materiale sono già andate esaurite.

Ne ha parlato nel dettaglio poche ore fa il Corriere di Bologna, che ha analizzato la situazione di alcuni siti specializzati nella vendita di questi materiali e delle stufe a combustione. Ecco come stanno le cose in questo nostro articolo.

Pellet a ruba: le persone rinunciano al gas

Gli incredibili rincari delle bollette del gas stanno spingendo alle stelle gli indici di vendita del pellet, con la situazione che è già diventata “critica”. È questo l’aggettivo che utilizza lo staff del sito di PelletBo, azienda del bolognese che distribuisce pellet e legna da ardere nel territorio dell’Emilia Romagna. Stando a quanto riferisce l’azienda, le prenotazioni esauriscono il materiale a disposizione nel giro di poco più di un’ora dalla messa a disposizione online. E così quasi tutto risulta esaurito nel giro di poco tempo.

La ricerca di soluzioni alternative al gas per il riscaldamento domestico è quindi diventata enormemente diffusa, nonostante il territorio emiliano sia percentualmente molto più alto della media nazionale, di circa il 15%, per quanto riguarda l’allacciamento al gas. All’aumento della richiesta è corrisposto anche un aumento del costo delle materie prime in vendita al dettaglio: una nota catena di materiali edili per la casa ha triplicato i prezzi dei suoi sacchi di pellet rispetto all’anno scorso, e raddoppiato i prezzi dei bancali di faggio per la legna da ardere. Questi materiali provengono principalmente dai paesi balcanici, dove però i governi hanno imposto blocchi alle esportazioni per soddisfare innanzitutto il fabbisogno nazionale.

Sono poche anche le stufe: ecco cosa accade

Non è solo il combustibile a scarseggiare: i produttori locali emiliani di stufe infatti riferiscono che a fronte dell’incredibile richiesta, è impossibile produrre il numero di pezzi necessari a soddisfare la domanda per la mancanza di alcune materie prime che provengono dall’estero. Sarà molto complesso, quindi, assicurarsi una stufa quest’inverno se non ci si è mossi per tempo e non la si è già prenotata. La situazione è così complessa da lasciare lo spazio anche alle truffe e ad un certo mercato nero del legname e del pellet, di dubbia provenienza, venduto a prezzi nettamente inferiori al commercio per grandi quantità.

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