Inflazione alle stelle: le 10 cose che sarà più caro acquistare

L’inflazione vola: sono ormai noti a tutti i livelli fortissimi dell’aumento dei costi di quasi tutte le merci presenti nel così detto “paniere”. E cioè quell’elenco di beni che l’Istat considera all’interno del monitoraggio sul prezzo delle cose maggiormente acquistate dagli italiani. Non è un mistero che il caro energia si stia ripercuotendo praticamente su tutti i settori.

Nei giorni scorsi sui giornali sono comparsi diversi articoli che parlano dei costi che gli italiani stanno affrontando, e proprio nelle scorse ore il primo Consiglio dei Ministri del nuovo governo Meloni ha cercato misure per arginare il calo. In questo articolo proponiamo i risultati di uno studio condotto dall’Unione Consumatori che evidenzia i 10 beni che sono aumentati di prezzo maggiormente negli ultimi mesi.

Il caro energia spinge: le bollette sono il problema più grande

Nei giorni scorsi il quotidiano La Stampa ha evidenziato come sia proprio il costo della luce sul mercato libero il bene che ha visto aumentare di più il proprio costo: si parla di una crescita impressionate, del 329%. Chi era ancora all’interno del mercato tutelato ha visto crescere il costo della componente dell’energia del 91,5%. Ovviamente corre anche il gas metano: la materia prima utilizzata per scaldare l’acqua attraverso le caldaie e per i nostri fornelli a gas è cresciuta nel prezzo di una percentuale del +105,7%. Il gasolio per il riscaldamento è invece aumentato del 36,4%.

Più costoso viaggiare: ecco di quanto

Anche il settore dei viaggi sta subendo forti rincari in questo periodo. Ci sono soprattutto i voli internazionali e nazionali tra i rincari più alti degli ultimi mesi. Da un lato i costi aumentati per la gestione dell’energia, dall’altro un calo di domanda causato proprio dall’inflazione e dalla difficoltà delle persone di organizzare viaggi che in altri momenti si sarebbero fatti più serenamente. I dati dell’Unione Consumatori parlano di un aumento del 113,2% sui voli internazionali e del 40% sui voli nazionali, evidentemente meno legati ai flussi turistici e maggiormente associati agli spostamenti di lavoro, di salute e di necessità.

Rincari di beni primari: cosa è più difficile mettere nel carrello

Ovviamente i rincari arrivano anche per i beni primari. Alcuni prodotti sono diventati molto più difficili da inserire quotidianamente nel carrello della spesa, o comunque molto più costosi. I bene maggiormente rincarati presenti sugli scaffali dei nostri supermercati sono gli olii diversi da quello di oliva (+56,1%), il burro (+42,9%), lo zucchero (+35,9%) e il riso (+30,6%). Soprattutto per limitare i rincari dei beni alimentari, l’idea del Governo sarebbe quella di ridurre l’IVA su alcuni prodotti al 5%, dall’attuale 22%.

inflazione settembre 2022 spesa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.