Condomini esclusi dal mercato tutelato: ecco perché

I condomini saranno esclusi dal mercato tutelato dell’energia elettrica a partire da gennaio 2023. La notizia arriva come una scure su tutta l’Italia che vive all’interno di condomini. Cambierà infatti tutto nella gestione e nel prezzo dell’energia elettrica che serve a dare luce a scale, ascensori ed ambienti comuni.

Con gli amministratori che dovranno tuffarsi nel mercato libero cercando la migliore offerta proprio come se fossero un’utenza domestica o una microimpresa. I condomini, infatti, sembrano essere stati equiparati proprio a queste ultime. Approfondiamo meglio la notizia cercando di capire cosa sta succedendo.

Condomini, stop al mercato tutelato a gennaio

Come annunciato nelle scorse ore dall’ANSA, i condomini sono stati di fatto equiparati alle microimprese nella valutazione dell’accesso al mercato tutelato dell’energia elettrica. L’attuale normativa prevede che da gennaio del 2023 dovranno dire addio a questo mercato, che per le famiglie scade invece il 10 gennaio 2024. Il passaggio è stato confermato dall’Arera, l’autorità nazionale in materia, che prevede solo la distinzione tra ‘clienti domestici’ e clienti ‘in bassa tensione o altri usi’, e non una distinzione specifica per i condomini.

L’Unione Nazionale Consumatori ha chiesto, attraverso la voce del responsabile del settore energia Marco Vignola, un intervento di Governo e Arera in materia, con queste parole: “I condomini sono considerati, inspiegabilmente, microimprese, quindi per le utenze condominiali il mercato tutelato della luce non finisce il 10 gennaio 2024 ma tra meno di due mesi, il primo gennaio 2023. Si creerà una disparità di trattamento illegittima, assurda e inspiegabile tra chi abita in una villa e chi abita in una palazzina, che chiediamo di correggere immediatamente sia al Governo che ad Arera, insieme al rinvio della fine tutela del gas, prevista sempre per la fine di quest’anno”.

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