Mediaworld, ingente multa da AGCM per promozione ingannevole: ecco perché

MediaWorld, nota azienda di distribuzione e vendita di prodotti tecnologici, ha subìto una ingente multa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana per avere portato avanti pratiche di promozione ingannevole col danno della limitazione della libertà di scelta del cliente. La somma richiesta dall’AGCM è di 3.6 milioni di Euro.

Alla base della punizione inflitta dall’AGCM a MediaWorld c’è la pratica, particolarmente diffusa all’interno della catena di negozi, di abbinare oggetti accessori a quelli definiti “in promozione”, andando a rendere poco chiaro il prezzo di acquisto del prodotto principale. Il testo del provvedimento è lungo ben 29 pagine e cita numerosi casi di esempio. Vi spieghiamo tutto meglio in questo articolo.

Multa a MediaWorld per le offerte in abbinamento

MediaWorld dovrà pagare 3.6 milioni di Euro (ma ha già annunciato ricorso, ndr) all’AGCM per avere “imposto” accessori ai consumatori che acquistavano prodotti in offerta e avere così reso poco chiaro il prezzo di acquisto degli oggetti in questione.

Una delle pratiche maggiormente evidenti e riconosciute dai consumatori è quella della presenza di un cartello “offerta” all’interno di specifiche ceste/scatole trasparenti caratterizzate da un prodotto e da un suo accessorio, confezionati insieme, con un cartello che indicava un unico prezzo. Recandosi alla cassa con l’intera scatola, il consumatore appurava solo in quel momento che il prodotto accessorio non era ricompreso nel prezzo esposto.

La pratica è talmente usuale che all’interno del provvedimento sono raccolte testimonianze di questa strategia, denominata “ATTACH”, nelle quali si spiegano e si invitano i dipendenti ad attenersi alle indicazioni, addirittura con l’invito a “non fare uscire un IPAD senza pencil”. 

Anche la vendita con preinstallazione di software su personal computer con pagamento aggiuntivo di 29.90 Euro, e quella di televisori con sintonizzazione dei canali televisivi già effettuata al pagamento di 14.90 Euro, o con “calibrazione dell’immagine” a 69.90 Euro sono finiti sotto la lente di ingrandimento.

Il comunicato di AGCM e la risposta dell’azienda

Questo il comunicato dell’AGCM: “L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione di 3,6 milioni di euro a Mediamarket per la condotta commerciale realizzata nei diversi punti vendita Mediaworld, distribuiti sull’intero territorio nazionale.

Secondo l’Autorità la società ha utilizzato modalità ingannevoli per promuovere alcuni prodotti, spesso presentati come in promozione -sia nei volantini sia nei cartelli posizionati nei negozi- che invece venivano abbinati e venduti insieme ad un prodotto accessorio. In questo modo il consumatore pagava un prezzo superiore e diverso rispetto a quello pubblicizzato. Mediamarket ha altresì attuato pratiche scorrette e aggressive che imponevano al consumatore l’acquisto anche di prodotti accessori che non avrebbe altrimenti acquistato, sostenendo così un costo supplementare non previsto.

L’Autorità ha ritenuto che il professionista abbia adottato tale prassi commerciale nei confronti di prodotti particolarmente appetibili per il consumatore, come smartphone, Pc, Ipad, Playstation, Smart Tv, che, in media, presentano un prezzo non irrisorio e che vengono di frequente esposti al pubblico in “offerta”. Le vendite abbinate di accessori vengono realizzate e massificate, infatti, proprio in occasione di dette promozioni, in cui l’effetto “aggancio” risulta particolarmente rilevante ed efficace.

Per l’Antitrust questa pratica è in grado di limitare considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori in relazione al prodotto da acquistare e li induce – con modalità surrettizie – ad assumere una decisione commerciale per l’acquisto di un prodotto che non avrebbero altrimenti preso, violando il dovere di diligenza e integrando una pratica commerciale scorretta”.

MediaWorld ha risposto diffondendo una nota in cui sostiene di non condividere “le motivazioni alla base del provvedimento ritenendolo del tutto infondato e, pur mettendosi a completa disposizione dell’Autorità, effettuerà ricorso nei confronti di tale decisione. Nel corso del 2022, tra l’altro, MediaWorld ha implementato una serie di azioni per aumentare ulteriormente la trasparenza della comunicazione commerciale presso tutti i propri punti vendita distribuiti sul territorio italiano”.

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