I bonus TV sono esauriti: si apprende da un articolo de Il Sole 24 Ore che l’ammontare complessivo stanziato dai precedenti governi per il rinnovo delle televisioni in vista dello switch alla tecnologia DVB-T2 del prossimo anno non sono più disponibili. Come accade sempre con questo tipo di bonus, si va ad esaurimento del monte totale.
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Restano però almeno due incognite in vista per gli italiani: nel mese di dicembre dovrebbe avvenire la dismissione della “standard definition”, e se davvero tutti i canali nazionali dovessero trasmettere solo in HD, una ampia fetta della popolazione potrebbe restare al buio. E poi la migrazione: sono ancora ignoti i tempi effettivi di quella definitiva. Scopriamo insieme cosa sta succedendo.
Bonus TV esauriti: incognita HD
Con l’esaurimento del monte bonus stanziato dal MISE per l’acquisto di nuove televisioni e decoder per il digitale terrestre in tecnologia DVB-T2, non sarà più possibile usufruire degli sconti presso i rivenditori. Il totale investito dallo stato finora in questa operazione ammonta a circa 315 milioni di euro. Si inizia a parlare di un rifinanziamento per un totale di circa 100 milioni, che comunque non sarà disponibile prima del 2023.
Un mese fa è arrivato l’annuncio dal ministero dello Sviluppo e dagli operatori rappresentanti da Confindustria radio-tv che il prossimo 20 dicembre verrà completamente dismessa la codifica MPEG-2. Questo significa che dal 21 dicembre tutto il digitale terrestre sarà trasmesso solo in MPEG-4, la codifica dell’HD. Ciò però potrebbe lasciare molte persone che hanno investito sul decoder DVB-T2 avendo un buon televisore in standard definition cui non avrebbero voluto rinunciare. Un investimento che potrebbe rivelarsi inutile, visto che il passaggio più rilevante, quello dal Dvb-T1 al nuovo Dvb-T2, ha ancora tempi incerti.
Migrazione al DVB-T2, tempi ancora incerti
Come molti ricorderanno, la migrazione al nuovo digitale terrestre doveva avvenire interamente a Gennaio 2022. In realtà poi si è deciso di rinviare di più di un anno il passaggio, ma l’attuale legislazione usa una formula vaga, e cioè “a partire dal 1° gennaio 2023”. Come forse si intuisce, tale definizione approssimativa lascia le porte aperte ad un futuro non limitato nel tempo. Molti operatori infatti sostengono che lo switch-off andrebbe concluso quando ci sarà un parco televisori e decoder ampiamente attrezzato a livello nazionale.
Ma cosa vuol dire questo? Nel frattempo milioni di persone potrebbero essersi attrezzate per un passaggio tecnologico che non avverrà nei tempi previsti, e ritrovarsi comunque senza segnale televisivo per aver scelto di adeguare una vecchia tv in SD col decoder per il DVB-T2. Nei prossimi giorni sarà decisivo l’operato del ministro Alfonso D’Urso, che dovrà decidere se spingere per una nuova copertura a sostegno del rinnovo delle tv italiane. Nel frattempo si è deciso di estendere la campagna di comunicazione sul passaggio intermedio del 20 dicembre. Cosa che, a nostro giudizio, lascerà nello sconcerto tantissime persone.