Trova questa data sulla moneta e diventi ricco: ecco la FOTO

Quasi naturalmente le monete sono divenute oggetti da collezione, sopratutto con la vera e propria prima diffusione capillare, verificatasi a partire dalla prima rivoluzione industriale. Il “denaro liquido”, rappresentato proprio da monete e banconote rappresentano ancora oggi la ricchezza e la capacità d’acquisto che viene influenzata in modo più o meno importante da numerosi fattori.

Anche per questo la numismatica, ossia la ricerca e lo studio di valuta montaria va a braccetto con il collezionismo: gli esemplari più ricercati sono anche quelli più importanti dal punto di vista storico e politico.

Lire rare

La storica valuta italiana, la lira, da questo punto di vista risulta particolarmente interessante e non a caso rappresenta una fonte molto ricca per i collezionisti. La lira ha cessato di avere corso legale a partire dal 1° marzo 2002, quindi oramai vent’anni fa ma la popolarità tra gli appassionati non accenna a diminuire anche perchè in oltre 150 anni di storia, gli esemplari sono molti e particolarmente diversificati.

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La lira come valuta italiana ha “visto la luce” a partire dalla prima metà del 19° secolo, diverse decadi prima dell’Unità d’Italia: le emissioni venivano coniate dai singoli stati italiani indipendenti prima del 1861, ed hanno continuato a farlo, seppur con emissioni leggermente differenti, anche con l’unificazione del paese.

Esemplari importanti e simbolici come la moneta da 1 lira in argento, realizzata dal 1861 fino al 1867, raffigurante la testa del primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II.

Si tratta di una moneta particolarmente ambita e rara in senso generale, ma sopratutto quelle del 1861 e nel 1867 coniate a Torino e Firenze (riconoscibili per la “T” presente accanto al valore nominale). Queste monete sono riconoscibili per il profilo del Re contornato dalla scritta VITTORIO EMANUELE II oltre all’anno in basso, mentre il rovescio è caratterizzato dallo stemma di casa Savoia, a sua volta contornato dalla dicitura REGNO D’ITALIA, l’iniziale della città di coniatura, il valore nominale da 1 lire e il simbolo BN, che sta per Banca Nazionale.

I due esemplari citati valgono cifre decisamente alte: una moneta di questo tipo del 1861 realizzata a Torino vale dai 2000 fino a 15.000 euro a seconda delle condizioni, una di Firenze dai 150 ai 2000 euro. Una moneta da 1 lira del 1867 coniata a Torino è ugualmente interessante visto che può far guadagnare dai 250 euro fino a quasi 10.000.

1 lira stemma